Giovanni Ambrogio Bissone, (Vercelli 1655? – Vercelli 1726)
La figura di Giovanni Ambrogio Bissone (o Bissoni), appartenente all'Ordine dei Frati minori e maestro di cappella della cattedrale di Vercelli, rappresenta uno dei massimi esponenti della formazione musicale vercellese di età moderna.
Originario di Vercelli, nel cui Collegio degli Innocenti probabilmente ebbe la sua primitiva educazione musicale, Bissone divenne canonico minore beneficiato quando era ancora giovane chierico, nel 1672 (epoca in cui avrebbe dovuto avere l’età di circa 17-18 anni), al posto dell’appena defunto Francesco Bernardino Cappa. Condivise questa carriera con il fratello Giovanni Matteo, anch’egli dotato di formazione musicale. Dopo il 1677, le strade dei due si separano: Giovanni Matteo risulta infatti a Roma nel 1679, e di Giovanni Ambrogio le tracce si perdono sino alla fine del 1685 (un periodo nel quale sembra che abbia lavorato come maestro di cappella nella Cattedrale di San Gaudenzio a Novara). Nel 1685 gli atti capitolari della Cattedrale eusebiana lo annoverano di nuovo tra i canonici minori beneficiati e lo definiscono maestro di cappella (probabilmente vicario del titolare, Domenico Tacchino). Nel febbraio 1687, per la morte del magister Tacchino, il posto di maestro di cappella viene attribuito a Antonio Mazzaferrata, forse parente del più noto Giovanni Battista, anch’egli già attivo a Vercelli sino al 1663 e all’epoca responsabile di cappella presso l’Accademia della Morte di Ferrara oltre che uno dei più noti esponenti dello stile concertato italiano del tardo XVII secolo. Nonostante la ratifica della nomina, sembra che Antonio Mazzaferrata non abbia mai esercitato davvero questa qualifica; per questo, nel novembre del 1687, i membri del capitolo della cattedrale di Vercelli attribuiscono a Bissone il titolo di maestro di cappella. Egli conserverà tale ruolo sino alla morte, avvenuta nel 1726.
Durante la sua reggenza, egli ebbe come allievo il puer cantus Francescantonio Vallotti (fino al 1715) e frequentò i canonici beneficiati Francesco Michele Montalto (dal 1712 al 1760 maestro di cappella del duomo di Torino) e Giovanni Maria Brusasco (maestro di cappella della basilica eusebiana dal 1740 al1772). Bissone, oltre a lasciare centinaia di composizioni manoscritte nell’archivio capitolare di Vercelli, è autore anche di quattro opere a stampa, una strumentale e tre vocali, edite a Bologna all’inizio e alla fine della sua vita. Si tratta di:
1- Divertimenti armonici per camera a 3 strumenti [...] opera prima, Bologna, Pier Maria Monti, 1694,
2- Messe brevi a otto voci piene [...] opera seconda, Bologna, Giuseppe Antonio Silvani, 1722,
3- Salmi brevi per tutto l’anno a otto voci pieni [...] opera terza, Bologna, Giuseppe Antonio Silvani,1724,
4- Il secondo libro delle messe brevi a otto voci piene [...] opera quarta, Bologna, Giuseppe AntonioSilvani, 1726.